CARNEVALE DI ACIREALE
Considerato il più bel Carnevale di Sicilia ed il 3° d’Italia, il Carnevale di Acireale è il più antico dell’isola.
La sua caratteristica principale è la fusione tra carri allegorici – grotteschi ricchi di effetti speciali realizzati in cartone romano (erroneamente chiamato carta pesta) e i carri infiorati, altrettanto spettacolari, realizzati,invece, con fiori disposti uno accanto all’altro.
La Storia del Carnevale Acese
Come premesso, la manifestazione ha origini antichissime, infatti, il primo documento ufficiale risale al 1594. Dopo il terremoto del XVII, secolo che sconvolse la Sicilia, l’isola attraversa un periodo di lutto cittadino con conseguente sospensione per diversi anni del Carnevale.
Agli inizi del XVIII secolo, incoraggiata dall’ottimismo post – sisma, la festa riapre i battenti con l’introduzione di nuove maschere come “u baroni” (il barone) ed i famosissimi Manti.
Le sfilate dei carri allegorici iniziano nel 1880 con carrozze di nobiliari addobbate sostituite, successivamente dai carri in cartapesta. Si pensò proprio alla cartapesta perché in città vi erano molti artigiani che già utilizzavano questa tecnica per decorazioni.
Nel 1929 l’Azienda Autonoma e Stazione di Cura di Acireale organizza il Carnevale così come lo conosciamo oggi, introducendo nel 1930 i carri infiorati.
Da allora, la festa acese inizia a crescere e nel 1996, 1997, 2001, 2006 entra a far parte della Lotteria di Carnevale, del Monopolio dello Stato.
Le maschere storiche della manifestazione siciliana sono: l’abbatazzu, che prendeva in giro la figura del vescovo di Catania del tempo, i baruni, i manti, maschere completamente nere che celavano l’identità di chi le indossava, ed infine Cola Taddazzu, Quadaredda ed altri personaggi acesi, personaggi popolari negli anni ’50.
In occasione dell’imminente manifestazione che si terrà a febbraio ad Acireale abbiamo deciso di intervistare la Sig.ra Marzia Bonanno, membro del CDA (consiglio di amministrazione) della FCA (Fondazione Carnevale di Acireale).
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