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LA PISTA DI CASALE MONFERRATO

La pista di Casale Monferrato si trova a Morano sul PO, un piccolissimo paesino in provincia di Alessandria che conta appena 1430 abitanti.

Le origini di questo villaggio risalgono al XI secolo a.C. ma la parte della sua storia che a noi interessa, parte solamente nel 1970.

La Pista di Casale Monferrato

Era il 19 marzo del 1973 quando il pilota Arturo Merzario inaugurò un piccolo circuito automobilistico, costruito all’interno di un piccolo paese del Piemonte.

Il pilota eseguì un giro perfetto della pista a bordo della sua Ferrari 312 B2, per poi lasciare spazio a una gara di F3 italiane seguita dalla “Challenge Ford Escort Mexico“.

Quel giorno venne inaugurato il circuito automobilistico di Morano sul PO, chiamato dagli abitanti del paesino “Pista di Casale Monferrato“.

pista di casale monferrato - circuito automobilistico - the minutes fly - web magazine

Fin dal principio la pista presentava alcuni problemi tecnici, come la grande quantità di polvere che si alzava durante le gare. Tutte le piccolezze vennero prontamente sistemate, così il circuito poté cominciare la sua breve ma fantastica vita.

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Un grande successo

La pista era lunga 2460 metri, larga 11 e si conformava in 8 curve. Il suo successo fu immediato, soprattutto dopo il 22 settembre del 1974, quando si tenne la prima “Coppa Autodromo di Casale“.

La piccola pista divenne un vero e proprio tempio per gli amanti dei motori, era tanto piccola quanto bella e soprattutto amata dal pubblico.

Su di essa gareggiarono piloti del calibro di Vittorio Brambilla, Lella Lombardi, Riccardo Patrese, Nelson Piquet.

In un solo anno si organizzarono ben 17 gare alle quali parteciparono 100.000 spettatori.

Grazie al suo enorme successo, si decise di allungare la pista di 4 km, ma a causa di alcune questioni burocratiche il progetto non prese mai il via.

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La fine di tutto

La fine di questo piccolo circuito arrivò solo quattro anni dopo la sua inaugurazione a causa alle lamentele degli abitanti vicini, i quali si lamentavano per il troppo rumore.

Inizialmente si dimezzò l’attività del circuito, purtroppo però con meno lavoro non si riusciva a rientrare nelle spese.

Nel 1977 la pista venne chiusa definitivamente.

Si ararono immediatamente 500 metri di pista per renderla inagibile. Insieme ai crudeli lavori cominciarono le proteste di chi invece quella pista la voleva con tutto il cuore.

Non era una semplice pista, ma un luogo d’incontro per vivere una grande passione.

Nel 1980 si decise di riasfaltare la pista poiché si iniziò a parlare di una probabile riapertura. La bella notizia diede il via anche alla costruzione di un vicino ristorante, il quale purtroppo non aprì mai al pubblico.

E poi l’abbandono della pista di Casale Monferrato

La pista non venne mai riaperta ed oggi giace in stato di abbandono. Oramai non è più possibile restaurarla poiché si trova all’interno del parco fluviale del Po.

Nel 2017 al suo interno si organizzò anche un rave party, il quale diede il via a numerose polemiche.

Nonostante l’abbandono, il circuito ancora oggi è meta di numerosi visitatori, che spesso e volentieri si divertono a percorrere la pista con le proprie auto o moto. Un modo carino e originale per ridare vita a un posto che ne avrebbe meritata una molto più lunga. Un modo per riportare in quel decadente asfalto, il fantastico suono dei motori.

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Redazione Web Magazine | The Minutes Fly

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