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UN MACABRO CONVENTO

Temi tu la morte?”. Se la tua risposta alla domanda è “si”, ti consiglio vivamente di stare alla larga dal “macabro convento“. In questo luogo la morte la fa da padrona, non si può voltare lo sguardo da nessuna parte senza imbattersi in ciò che rimanda la mente al triste mietitore. Ma se a farla padrona nel vostro spirito è la curiosità, vi consiglio di continuare con la lettura di questo articolo, dove con l’aiuto di foto e parole, andremo a visitare uno dei luoghi più inquietanti d’Italia.

UN MACABRO CONVENTO

Siete in centro Italia, in una romantica località adiacente a uno dei luoghi più belli di tutta la penisola. La giornata è grigia e piovosa, la nebbia lontana, ma una strana foschia vi annebbia la vista. State passeggiando e improvvisamente vi imbattete in un alto campanile.

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Seguendo l’alta torre, vi ritrovate dinanzi a un paesaggio che è l’opposto di una romantica vista in un luogo adiacente a una splendida località italiana: l’imponente cancello di un cimitero. Tra le tombe, intravedete un cancello più piccolo, che sembra portare da nessuna parte. Ed è lì l’entrata di un luogo malinconico, che si erge tra l’abbandono e morti dimenticate: IL MACABRO CONVENTO.

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Girovagando per le vuote stanze di questo convento, notate che la morte, qui, è ovunque.

Temi tu la morte?

Quando si passeggia tra i giardini di un cimitero, non è strano sentire nello stomaco una strana malinconia. Al macabro convento l’aria è ancor più pesante, la malinconia più forte, in alcuni animi più sensibili il luogo scatena anche sensazioni peggiori (come la paura).

Due enormi carri funebri vi appaiono davanti non appena vi accingete a visitare i portici che circumnavigano quel groviglio di rovi ed erbacce, che una volta era il vecchio parco. Antiche lapidi sono sparse qui e lì, quasi come se vi trovaste all’interno di un grande “magazzino dei decessi“. Nell’antica chiesa, la cui bellezza è ormai stata oscurata da centinaia di elementi del ponteggio, vi si pongono davanti due statue logore e angoscianti: una delle due è senza testa, l’altra ha assunto un’espressione inquietante a causa dell’usura provocatale dallo scorrere del tempo.

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un macabro convento - urbex - the minutes fly - web magazineMa la vera sorpresa agghiacciante, l’avete non appena giunti nel giardino sul retro del complesso. Qui trovate vecchie bare, alcune logore, altre ben tenute… su alcuni sacchi si legge la “rifiuti cimiteriali“. Questo vi porta a pensare che dentro quelle vecchie casse, si trovano i resti di coloro che oramai sono stati dimenticati. Vecchi corpi dei quali non rimani più nulla, nemmeno la memoria.

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Cosa può esser peggio della morte? l’essere dimenticati.

Ma esattamente, qual è la storia di questo strano luogo nel quale vi trovate?

Il macabro convento nasce nel 1466 e ampliato nel 1650. All’inizio del XX secolo parte di questa struttura fu adibita a filanda da seta e rimase attiva fino al 1950. Contemporaneamente l’ala dell’edificio accanto alla chiesa divenne un istituto di accoglienza per anziane. All’interno del convento possiamo trovare una moltitudine di affreschi risalenti al XVII secolo che raccontano la storia di alcuni santi. Il comune della sua città ha già provato più volte a renderlo riutilizzabile, cominciando anche alcuni lavori di restauro, purtroppo non ancora ultimati.

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Ed è così che vi risvegliate. Siete nella vostra stanza, oramai sono passate 24 ore dalla vostra visita al convento. Ancora non riuscite a credere che questo esista, uno scrigno di un macabro tesoro, un patrimonio antico lasciato morire… che crudele ironia del destino, una struttura del genere riposa all’interno di un cimitero.

Storia stramba? si. Ma ve l’ho fatta vivere in prima persona, cercando di trasmettervi ciò che provai io quando visitai questo convento. Spero che questo luogo vi rimanga nella memoria, che le sue foto vengano viste e mai dimenticate… probabilmente l’unico modo per salvarlo da un destino crudele.

Altre foto del macabro convento

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