IL PALAZZO BRUCIATO
Ieri, uno splendido palazzo decorato da magnifici affreschi. Oggi, un enorme rudere che pare poter cadere a pezzi da un momento all’altro. Qui la triste storia del palazzo bruciato, la storia cancellata dalle fiamme.
IL PALAZZO BRUCIATO
Il palazzo, prima e dopo l’incendio.
Questo enorme palazzo originario del XV secolo, era ai tempi il fulcro di una deliziosa corte immersa nelle campagne del nord Italia. Anni or sono, il palazzo bruciato si presentava come una splendida e candida villa, costruita in stile veneto.
La particolarità del palazzo, erano le sue due suggestive facciate, costruite in modo da sembrare identiche.
Ammirando il palazzo sia di fronte che sul retro, ci si poteva trovare davanti la stessa identica e meravigliosa visione.
L’enorme abitacolo si sviluppava su due piani nei quali si svolgeva l’intera vita di chi lo abitava, mentre nei suoi sotterranei si trovavano delle prigioni.
Attorno al palazzo bruciato, si sviluppavano (come in ogni altra corte) altri edifici, alcuni meno interessanti dal punto di vista architettonico, altri ugualmente affascinanti. Camminando lungo il parco, si possono riconoscere una stalla, un fienile, i resti di una torre e anche una splendida chiesetta.
LA CHIESETTA
Mentre gli altri edifici, sono oramai ridotti anch’essi a rudere, la chiesetta (per quanto malconcia) riesce ancora oggi a stupire per la sua bellezza. Il contrasto tra l’eleganza delle bianche statue al suo interno, e i segni dell’abbandono, la rendono ancor più caratteristica. Al suo interno sembrerebbe essere sepolto il defunto padrone del palazzo bruciato, motivo per cui di tanto in tanto, arriverebbero dei visitatori per riporre dei fiori sulla tomba.
Visitando il palazzo bruciato, non si fa altro che provare tristezza… ma la sensazione di rabbia, malinconia e impotenza, aumenta non appena si apprendono notizie sul suo passato.
Nei suoi anni migliori, il palazzo era decorato con splendidi affreschi, molti dei quali furono dipinti a mano dalla padrona del palazzo in persona.
Oggi di essi non rimane più nulla, se non le mura bruciate… una triste fine per un edificio tanto bello, che nella sua vita ebbe anche ospiti illustri, tra cui il Canova.
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DI COSA SI OCCUPANO GLI URBEXER?
Buone scoperte, da Osso di Seppia.